Una Papera per amica

Archivio per gennaio, 2015

Vicini ………a tempo di musica.

Premessa, adoro i miei vicini; i signori che ci abitano vicino sono come due nonni per noi, a hanno fatto tantissimo per la mia famiglia………Grazie!

la coppia giovane che ci abita vicino ha due bambine bellissime e io adoro i bambini, anche se fanno casino non ho mai detto nulla ( fino ad ora ), perché anche io e i miei fratelli abbiamo fatto la nostra parte; poi c’è il figlio del portiere che fa le prove con la band a casa del padre, ovvero attaccati alla nostra cucina, il che andava benissimo, anzi seguivamo il tempo.

Poi la famiglia con le bambine ha deciso che dalle nove di sera alle tre di mattina andava bene tutto: canti balli ospiti televisori a tutto volume, persino il restauro delle stanze ( martelli e tutto ).

Ovviamente poi dormivano durante il giorno, così se alle dieci di mattina facevo cyclette o mia madre ascoltava la musica a un volume moderato, si permettevano di bussare sul muro….li avevamo svegliati poverini…. Dopo avvisi svariati, dato che mio papà si alza alle 5 per andare a lavoro,una mattina mi alzo all’alba, accendo il dolby che il mio ragazzo mi ha regalato un anno fa, metto un bel cd dei Linkin Park a volume 25 ( era assordante), giro le casse verso casa loro, salgo sulla cyclette e canto!

Problema risolto, la sera c’era il più assoluto silenzio e i miei vicini ( gli altri ovviamente non i casinisti ), si sono complimentati!

Contro l’intolleranza

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Oggi vorrei riproporvi una poesia che ho inserito in un post precedente e che mi sembra quanto mai attuale dato il momento.

L’uccelletto di Robert Frost

Proprio ho sperato che volasse via, e non cantasse sempre davanti a casa mia;

gli ho battuto le mani dal limitare quando non l’ho potuto più sopportare.

Mio in parte il torto dev’essere stato. L’uccelletto non era stonato.

E qualcosa non va, qualcosa manca in chi vuol far tacere uno che canta.

L’Esodata il Cassaintegrato e la Disoccupata!

Lo so, non scrivevo da un pò, pardon.

Non sono state le feste di Natale la giustificazione dell’assenza, ma proprio un cataclisma.

L’altro giorno ero a tavola con i miei e improvvisamente sono scoppiata a ridere; tranquilli non sono impazzita non del tutto. Mio padre mi guarda ( preoccupato lui si ) e mi fà ” che hai fatto ?”. Ci indico ad uno ad uno e gli dico ” Eccoci quà : l’esodata, la disoccupata e il cassainderoga ” e continuo a ridere con le lacrime agli occhi, perchè in una famiglia sola le categorie le abbiamo beccate tutte. Lo so può non sembrare normale prendere la vita così ma è un modo come un’altro per non impazzire.

Proprio a Natale i miei hanno cambiato azienda; questi signori hanno ridotto l’orario di mio padre ( che come altre 800 persone stà aspettando il rinnovo della cassa in deroga ) e mandato mia madre ( che non ha una macchina ) a lavorare così lontano e per tre ore a settimana, che a conti fatti, con le spese per i trasporti, avrebbe speso più di quello che guadagnava ed è stata costretta a lasciare. Per quanto mi riguarda sono disoccupata come prima ( lauree e tutto ). Tutto questo è accaduto tra Natale e Capodanno, quindi capirete come la voglia di scrivere latitasse.

In tutto questo c’è stato un’episodio divertente: su mio suggerimento mio padre si reca all’Inps per vedere quanto gli manca alla pensione, presenta la sua richiesta e l’impiegato lo guarda malissimo come se voler andare in pensione fosse una colpa ( premessa mio padre ha 57 anni ). Il mio papà guarda l’impiegato e gli fa ” Ma io ho lavorato tanto! “. Infatti come l’impiegato ha potuto controllare mio padre lavora in regola da quando aveva 18 anni quindi tra qualche anno è arrivato ( salvo modifiche di legge che speriamo tanto non ci siano ).

E si, miei carissimi lettori, seduti attorno al tavolo mi veniva da ridere e pensavo che forse scatterò un’istantanea della mia famiglia, ci scriverò sopra quello che sapete e la spedirò a chi ci governa con i miei migliori auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo!

Ps Per voi tutti spero davvero che sia un’Anno Strepitoso!